Il 5 ottobre 2025 torna a Milano l’appuntamento con Domenica al Museo, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che ogni prima domenica del mese consente l’ingresso gratuito nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura statali. Un progetto che negli anni ha consolidato un rituale collettivo: rendere l’arte accessibile a tutti e trasformare una giornata ordinaria in un percorso estetico condiviso.

Non si tratta solo di un’occasione per visitare gratuitamente musei e collezioni, ma di un vero invito a riscoprire il legame tra città e patrimonio, tra architettura e memoria, tra passato e contemporaneità. Milano, con la sua fitta rete di istituzioni museali, si conferma laboratorio di cultura viva e stratificata, capace di raccontare la propria identità attraverso linguaggi diversi.


I grandi classici: i capolavori senza tempo

Tra le mete più attese di questa edizione spicca la Pinacoteca di Brera, autentico tempio del Rinascimento italiano, che custodisce opere come Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e la Cena in Emmaus di Caravaggio. Poco distante, il Museo del Cenacolo Vinciano apre le sue porte – su prenotazione obbligatoria – per ammirare da vicino l’ultima cena di Leonardo da Vinci, capolavoro assoluto che continua a esercitare un fascino universale.

Pinacoteca di Brera


Il contemporaneo in scena: moda, design e fotografia

La Milano della creatività dialoga anche con il presente. All’Armani/Silos, icona di architettura industriale riconvertita, l’ingresso gratuito permette di immergersi in Giorgio Armani Privé 2005–2025, una retrospettiva che celebra vent’anni di Alta Moda attraverso 150 abiti da sogno: un percorso che racconta lo stile intramontabile della maison e la sua visione di eleganza senza tempo.

Alle Gallerie d’Italia, l’esperienza è duplice: da un lato la mostra permanente che attraversa l’Ottocento, il Novecento e il XXI secolo, dall’altro l’esposizione Tutti pazzi per i Beatles, che riporta i visitatori al 1965, quando i Fab Four suonarono per la prima e unica volta in Italia. Oltre 500 scatti dell’agenzia Publifoto testimoniano quell’evento irripetibile, che segnò un’epoca nella memoria collettiva.

Armani/Silos


Archeologia e collezioni storiche

Per chi ama la storia antica, la Fondazione Luigi Rovati offre l’accesso gratuito al Museo Etrusco, che racconta una civiltà millenaria attraverso reperti e installazioni contemporanee, in un allestimento architettonico che unisce rigore e suggestione.

La rete dei Musei Civici milanesi compone invece un mosaico di identità: i Musei del Castello Sforzesco, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo di Storia Naturale, l’Acquario Civico, la Casa Museo Boschi Di Stefano e lo Studio Museo Francesco Messina. Ogni spazio custodisce una narrazione autonoma che, nell’insieme, restituisce l’immagine di una città capace di attraversare secoli e stili diversi.

Musei del Castello Sforzesco


Come partecipare

L’ingresso è gratuito per tutti, ma alcune sedi richiedono la prenotazione online: il Cenacolo Vinciano permette di riservare fino a 5 biglietti a partire dal mercoledì precedente, esclusivamente sulla piattaforma dedicata. Per Brera è necessario registrarsi tramite brerabooking.org.

Per restare aggiornati, è consigliato consultare il sito ufficiale del Ministero della Cultura e seguire i canali social @museitaliani e @mibact. Partecipare significa anche condividere: fotografie e video possono essere pubblicati utilizzando gli hashtag #IoVadoAlMuseo e #DomenicaAlMuseo.

Casa Museo Boschi Di Stefano


Un rito contemporaneo

Domenica al Museo non è soltanto un’iniziativa istituzionale: è un rito urbano che restituisce l’arte alla sua dimensione più autentica, quella dell’incontro. È la possibilità di passeggiare tra i dipinti del Quattrocento e le installazioni del XXI secolo nello stesso giorno, di vivere il design come linguaggio quotidiano e la moda come racconto culturale.

Milano, in questa giornata, si rivela in tutta la sua complessità: città che custodisce e reinventa, che unisce l’eredità del passato con l’energia del presente. Una domenica che diventa esperienza di bellezza, da condividere e abitare.


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