Foto: Marco Cappelletti

Nel 2019 è stato inaugurato “La Manufacture”, il sito produttivo di pelletteria di Celine, immerso nel paesaggio delle dolci colline di Radda in Chianti. Un’opera architettonica che va oltre la semplice funzione produttiva, trasformandosi in un’esperienza spaziale dove il gioco di pieni e vuoti, insieme a una luce soffusa e calibrata, definisce un ambiente di lavoro pensato per il benessere dell’uomo. Un equilibrio perfetto tra funzionalità ed estetica sofisticata, coerente con i valori della maison francese, che come altre case di lusso ha scelto la Toscana come luogo di produzione.

Il progetto, firmato da METROOFFICE ARCHITETTI, interpreta in chiave architettonica i valori di Celine, con un’attenzione particolare all’artigianalità, alla sostenibilità e all’integrazione con il paesaggio. MetroOffice, fondato nel 2006 da Fabio Barluzzi e Barbara Ponticelli, dal 2012 si è affermato come punto di riferimento per la progettazione di spazi produttivi nel settore della moda, adottando un approccio che coniuga identità aziendale ed esigenze operative. Attraverso il Lean Thinking, un metodo di ottimizzazione dei flussi e degli spazi, lo studio ha dato vita a un ambiente di lavoro in cui efficienza e bellezza coesistono armoniosamente.

Abbiamo avuto il piacere di approfondire gli aspetti progettuali con Barbara Ponticelli, che ci ha svelato la visione e il concept alla base di questa architettura innovativa. L’obiettivo degli architetti non era semplicemente realizzare un edificio produttivo, ma dare forma tangibile all’essenza del brand. Celine, simbolo di eleganza minimalista, ha posto una sfida importante per MetroOffice: tradurre questa filosofia in uno spazio che fosse espressione del savoir-faire e dell’identità della maison. Come afferma Barbara Ponticelli, una delle sfide principali è stata la ricerca “attraverso l’architettura, dell’essenza del brand cercando di rappresentare al meglio le caratteristiche, la storia, il savoir-faire, la capacità costante di innovazione.”

Foto: Marco Cappelletti

Celine, fondata nel 1945 da Céline Vipiana e suo marito Richard, ha sempre preservato la sua identità minimalista, un valore che MetroOffice ha voluto esaltare “attraverso un design essenziale e un’estrema attenzione alle qualità ambientali del territorio.” La volontà di celebrare l’artigianalità si traduce nella scelta di materiali distintivi: “la scelta di un materiale con il tono di colore realizzato ad hoc per la facciata esterna dell’edificio, ovvero il mattone di vetro” diventa l’elemento simbolico dell’intero complesso.

Foto: Marco Cappelletti

L’edificio, concepito in perfetta sintonia con il paesaggio, offre ai suoi oltre 250 artigiani un ambiente di lavoro luminoso, con scorci suggestivi sulle colline circostanti. Come racconta Barbara Ponticelli, “L’idea di realizzare un sito produttivo di vetro, trasparente, dove le persone fossero immerse nel contesto, ha attirato e focalizzato tutta la nostra attenzione.” La realizzazione ha dovuto affrontare sfide legate alla morfologia del terreno, caratterizzato da una forte pendenza e da una superficie limitata. Tuttavia, questi elementi sono stati trasformati in punti di forza: “Questa pendenza infatti si è rivelata alla fine un grande vantaggio dal punto di vista dell’organizzazione distributiva, permettendo di avere due livelli di accesso diretti, ma separati fra loro. Uno più in basso per il garage, l’altro più in alto, per dare continuità orizzontale allo scarico merci, al magazzino, al taglio e alla produzione.”

Foto: Marco Cappelletti

L’attenzione al contesto ha portato anche a una scelta strategica per il parcheggio, che non è stato realizzato in forma interrata, ma integrato al livello della fabbrica preesistente. La configurazione dell’edificio segue la conformazione del terreno, consentendo una relazione dinamica tra spazio interno e paesaggio. “La produzione si affaccia tutta verso la vallata, gli uffici e la mensa sono rivolti a nord verso il panorama posteriore, il diaframma costituito dalla doppia pelle di mattoni di vetro ci permette di realizzare un ombreggiamento costante consentendo di godere della luce naturale e della vista senza l’uso di tende per tutte le ore del giorno.”

L’uso sapiente di materiali come cemento, acciaio, vetro e policarbonato alveolare sfrutta al massimo la posizione dell’edificio, valorizzando la luce naturale e il dialogo con l’ambiente. Anche la sostenibilità è un elemento chiave del progetto: “in modo che possa esser smontato al termine del suo ciclo vitale, in quel caso i materiali potranno essere convogliati ai singoli processi di riuso e/o smaltimento.”

Foto: Marco Cappelletti

Ne “La Manufacture” di Celine a Radda in Chianti, MetroOffice realizza una sintesi perfetta tra innovazione architettonica, storia e benessere, mantenendo un costante dialogo con il territorio. Un approccio progettuale che si ritrova in tutti i lavori dello studio dal 2012: “Innanzitutto c’è la volontà di far coincidere l’identità delle realtà industriali interessate con le esigenze di chi lavora nello spazio produttivo.” Come sottolinea Barbara Ponticelli, “Questa attenzione alla cifra stilistica dell’azienda non viene in primo piano rispetto alle esigenze produttive, che sono diventate una caratteristica e un valore che ci è riconosciuto in tutti i nostri progetti e per la quale veniamo coinvolti.”

La Manufacture rappresenta quindi un perfetto esempio di come l’architettura possa essere molto più di una semplice cornice per l’attività produttiva: è un manifesto di valori, un punto di incontro tra estetica, funzionalità e sostenibilità. Un edificio che non solo ospita la produzione, ma la racconta, valorizzando il savoir-faire artigianale e la relazione tra uomo e spazio. Un esempio concreto di come il design possa elevare l’esperienza lavorativa, portando un’identità aziendale a prendere forma in modo tangibile e duraturo.

Foto: Marco Cappelletti


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