
Fonte foto: Saint Laurent
Yves Saint Laurent, da sempre, ha scelto location memorabili per le sue sfilate, andando oltre il semplice concetto di passerella per creare esperienze immersive che fondono moda, arte e architettura. Questo legame indissolubile tra questi mondi trova la sua forza nella visione del direttore creativo Anthony Vaccarello, che ha sempre considerato l’architettura non solo come cornice, ma come elemento fondamentale in grado di infondere pathos e intensità a ogni presentazione.
Una delle location più rappresentative di questa visione è stata l’installazione per la collezione uomo SS22, presentata sull’isola della Certosa, di fronte a Venezia. L’opera “Green Lens” di Doug Aitken, celebre artista californiano, è una struttura con una pianta decagonale, percorribile da ogni angolazione. Oltre ai pannelli riflettenti in Alucobond che la rivestono, un altro elemento fondamentale dell’installazione è la vegetazione: una lussureggiante flora avvolge gran parte della struttura, creando un gioco di riflessi infiniti.
Con Green Lens, l’artista ha voluto dare vita a uno spazio che fosse allo stesso tempo una riflessione sul nostro presente e un rimando a un passato che non può essere dimenticato. Per Aitken, l’installazione è diventata il simbolo di un “dialogo necessario”, una struttura in cui il pubblico può camminare, osservare la natura e riscoprire il valore di un equilibrio perduto tra uomo e ambiente.

Fonte foto: Saint Laurent
Un’altra straordinaria location, simbolo dell’architettura moderna, è la Neue Nationalgalerie di Berlino, che ha ospitato la sfilata della collezione maschile SS24. Situato nel quartiere Tiergartenviertel di Berlino, questo capolavoro, progettato nel 1968 dall’architetto tedesco Mies van der Rohe, ha offerto lo scenario perfetto per l’evento.
La sfilata si è svolta nel padiglione al piano superiore del museo, uno spazio vasto e open space, separato dall’esterno, da pareti in vetro che poggiano su telai in acciaio. Per accentuare l”atmosfera l’essenzialità della scenografia, in perfetta armonia con l’architettura, tende grigie sono state ancorate alla struttura di travi d’acciaio del soffitto, creando una separazione visiva all’interno della sala espositiva e suddividendo l’ambiente in due metà.
A completare il minimalismo dell’ambiente, gli sgabelli Barcellona, iconici pezzi di Mies van der Rohe, sono stati disposti lungo il perimetro del padiglione. Rivestiti in pelle nera, erano l’unica decorazione all’interno dello spazio.

Fonte foto: Bureau Betak
Infine, non possiamo non menzionare la straordinaria Bourse de Commerce di Parigi, recentemente rinnovata dall’architetto giapponese Tadao Ando. Qui, Saint Laurent ha presentato la collezione maschile FW23, segnando la sua prima sfilata di moda maschile a Parigi sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello. L’evento si è svolto all’interno della rotonda della Bourse de Commerce – Pinault Collection.
Lo spazio espositivo, di forma cilindrica, è stato caratterizzato da una fila continua di sedute, composte da un divano modulare in pelle nera De Sede DS-600, che si estendeva lungo l’intero perimetro. L’illuminazione, sobria e delicata, proveniva da faretti disposti lungo le pareti in cemento, che mettevano in risalto l’architettura senza distogliere l’attenzione dalla collezione. Durante il restauro, Ando ha inserito al centro della rotonda un volume cilindrico in cemento, creando una piattaforma panoramica raggiungibile attraverso una scala esterna, che offriva una vista unica sull’interno dell’edificio.
Questo volume si estende nel seminterrato, dove è stato realizzato un grande auditorium, e collega perfettamente il piano terra della rotonda ai piani superiori, anch’essi ristrutturati con la massima cura.


Fonte foto: Saint Laurent
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